Alzarsi all’alba non è di certo tra le cose che preferisco eppure ci sono casi in cui lo faccio più che volentieri, soprattutto se lo sforzo è seguito da un’uscita fotografica in una location come Santa Maria Navarrese, sulla costa orientale sarda.
Ho seguito Tanja in riva al mare dove ha voluto dedicarsi qualche momento per praticare lo yoga, disciplina che ama visceralmente e insegna con passione in Svizzera, dove abita.
Era una giornata calda e senza nuvole e la spiaggia quasi tutta per noi, fatta eccezione per alcuni pazzi che, come noi, erano già in piedi per godersi lo spettacolo del sole che fa capolino dal mare, invadendo le onde e i nostri occhi meravigliati di mille sfaccettature dorate di luce. Ero così felice di trovarmi proprio lì, in quel momento.
Abbiamo passeggiato sulla battigia, ammirando la silhouette del vicino Isolotto dell’Ogliastra, con le sue barche a vela e i numerosi gabbiani già impegnati nelle loro faccende quotidiane. Calpestavo la sabbia ancora inumidita dalla rugiada mattutina mentre Tanja salutava il sole e riprendeva contatto col proprio corpo dopo il (breve!) riposo notturno.
Ci siamo poi spostate nella pineta, passeggiando fra gli aghi di pino che formavano un tappeto omogeneo sulle ombre lunghe dei tronchi. Un’amaca, lasciata lì da qualche campeggiatore, è stata l’occasione perfetta per una breve sosta rigenerante. Ormai il sole era già alto e tornando verso il centro della cittadina, ci siamo fermate a fare qualche altro scatto lungo i sentieri deserti del lungomare per poi abbandonarci ad un’abbondante colazione.
































